Il tramonto di Google Analytics 3 segna l’avvento di GA4

Lo storico passaggio di proprietà è avvenuto, vediamo cosa cambia e come gestire migrazione, tracciamento dati e GDPR con il nuovo accordo UE-USA

Nel mondo della Digital Analytics il 1° luglio è passato. Perché questo dovrebbe interessarci? Il 1° luglio è la data in cui Google Universal Analytics (ribattezzato per comodità Google Analytics 3, o GA3), per anni utilizzato da chiunque facesse Digital Analytics, è andato in pensione.

Da questa data le proprietà di GA3 hanno smesso di tracciare i dati. In verità questo non è del tutto vero, in quanto per alcuni GA3 sta ancora tracciando, ma la fase di pensionamento di GA3 è in corso e terminerà a breve.

Le proprietà di GA3 rimarranno disponibili ancora per qualche mese, poi scompariranno per sempre. Dal 1° luglio 2024 tutti gli utenti, inclusi quelli che accedono alle proprietà 360, non potranno più accedere all’API e all’interfaccia utente di Universal Analytics. Siamo consapevoli dell’importanza che rivestono per te i dati, pertanto ti consigliamo di esportare i report storici prima di questa data.

In soccorso, da tempo è arrivato Google Analytics 4, o GA4, l’evoluzione di GA3.

Se non l’avete già fatto, è necessario convertire GA3 in GA4 per proseguire nei vostri progetti di Digital Analytics. Google è venuta in aiuto a tutti coloro che non volessero affrontare la migrazione, proponendo negli scorsi mesi una migrazione automatica da GA3 a GA4, supportando gli eventi standard di GA4, ma le differenze fra le due piattaforme sono così tante, soprattutto se sono state fatte implementazioni specifiche, che una migrazione automatica non può in alcun modo coprire tutte le particolarità sviluppate con GA3.

Per questa ragione è necessario, attraverso un apposito piano di misurazione, che vi consentirà di stabilire la strategia adeguata da affrontare, effettuare una migrazione corretta e sfruttare tutte le novità della piattaforma GA4.

Key-One ha partecipato al GA4 Summit, l’unico evento italiano nel quale è stato illustrato come configurare e implementare in modo strategico Google Analytics 4.

Key-One vi può supportare in questa transizione nel migliore dei modi.

La decisione di adeguatezza per il nuovo accordo UE-USA sul trasferimento dei dati personali tra Europa e Stati Uniti.

Il 10 luglio la Commissione Europea ha annunciato di aver adottato la decisione di adeguatezza per il nuovo accordo UE-USA sul trasferimento dei dati personali tra Europa e Stati Uniti.

A chi interessa? A chiunque utilizzi le piattaforme di Google per fare Digital Analytics. Non solo Google ma anche Facebook, Instagram, Mailchimp, Mailup… tutte le aziende che hanno sede in America o anche quelle che hanno sede in America ma sono controllate da aziende Americane.

Facciamo un passo indietro.

Chi utilizza ad es. Google Analytics sa bene che i dati degli utenti dei nostri siti web vengono inviati negli Stati Uniti dove vengono memorizzati.

Da anni si dibatte se il trasferimento dei dati dall’Unione Europea verso gli Stati Uniti sia corretto ai fini del GDPR e quali misure adottare per fare in modo che non si incorra in sanzioni da parte del Garante della Privacy, in caso di inadeguatezza ai fini del GDPR.

In particolare negli ultimi tempi si è dibattuto se le Intelligence degli Stati Uniti potessero avere il diritto di esaminare i dati europei per ragioni di sicurezza, senza una particolare regolamentazione a supporto. Inoltre gruppi di attivisti si sono opposti agli accordi fra EU e USA, sostanzialmente invalidandoli.

Per questa ragione esistono tecnologie che consentono di gestire in modo corretto ai fini del GDPR i dati dei nostri utenti, prima che questi vengano inviati negli Stati Uniti.

Cosa cambia ora? L’UE e gli USA hanno raggiunto un accordo in tal senso, ma attenzione, non significa che il problema è risolto. Sicuramente ci saranno dei processi organizzativi che le aziende statunitensi dovranno predisporre prima che i dati europei possano essere trasferiti negli Stati Uniti senza ad es. una anonimizzazione dei dati stessi. L’UE ha pianificato fra un anno la revisione dell’accordo per verificarne l’applicazione. E non dimentichiamoci che i gruppi di attivisti hanno promesso ricorsi fin da subito.

Quindi, nella sostanza, non cambia nulla. In assenza di una regolamentazione definitiva i dati dei nostri utenti non possono ancora essere inviati negli USA senza applicare particolari tecniche che ne garantiscano la loro salvaguardia.

Key-One consiglia i propri clienti, a tutela dei dati dei propri utenti e per evitare problematiche in tema GDPR, di adottare una soluzione GTM Server-Side.

Una soluzione GTM Server-Side permette di gestire i dati degli utenti in modo completamente compliant ai fini GDPR, gestendo i dati interamente su server europei.

Tramite tecniche di anonimizzazione e rimozione, è possibile, in accordo con il DPO dell’azienda, definire quali dati non si vuole vadano inviati negli USA.

Una soluzione GTM Server-Side permette inoltre di superare le problematiche legate ai blocchi dei domini di terza parte imposti da alcune piattaforme e di ottimizzare le performance del vostro sito web, con un maggiore controllo e maggiore qualità dei dati.

Key-One può supportarvi in questo momento di transizione, con un’efficace attività di consulenza sulla gestione dei vostri dati analitici.

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