Carrelli abbandonati: come gestire al meglio gli online shopping cart

Saper gestire il fenomeno dei carrelli abbandonati nel commercio online è di fondamentale importanza per chiunque sia proprietario o gestisca un ecommerce. I principali motivi per cui i clienti abbandonano i carrelli possono variare, ma spesso sono legati a problemi di pagamento, mancanza di fiducia o semplicemente una distrazione momentanea. Tuttavia, c’è speranza per recuperare questi potenziali clienti. La personalizzazione e l’utilizzo di tecniche di marketing automation possono essere fondamentali per aumentare le conversioni e recuperare i carrelli abbandonati. Inoltre, sia su Prestashop che su WooCommerce esistono soluzioni e suggerimenti specifici per gestire efficacemente questo problema. Scopriamo come!

Tasso di abbandono del carrello degli acquisti online a livello mondiale tra il 2006 e il 2023

Nel mondo degli e-commerce di tutto il mondo, un fenomeno preoccupante sta affrontando sia grandi che piccoli rivenditori: quasi il 70% degli utenti abbandona il proprio carrello prima di completare l’acquisto. Uno studio condotto dall’istituto Baymard ha rivelato che il tasso medio di abbandono del carrello è del 69,99%. Questo dato emerge da un’analisi che ha raccolto e sintetizzato i risultati di 48 studi sul fenomeno, i quali hanno mostrato tassi di abbandono che variano tra il 56% e l’81%. Tradotto in termini pratici, significa che solamente tre consumatori su dieci, che iniziano il processo di acquisto riempiendo il loro carrello, procedono effettivamente al checkout per finalizzare l’acquisto. Questa realtà pone delle significative sfide per il settore dell’e-commerce, che si trova a dover indagare le cause alla base di questo comportamento e, soprattutto, a cercare strategie efficaci per ridurre il numero di abbandoni. Tra i fattori comuni che portano all’abbandono dei carrelli sono inclusi: costi aggiuntivi troppo elevati (come spese di spedizione, tasse, ed eventuali costi extra), processi di checkout complessi o troppo lunghi, preoccupazioni relative alla sicurezza dei pagamenti, e la richiesta di creare un account prima dell’acquisto. Inoltre, molti utenti utilizzano il carrello come una sorta di lista dei desideri, per tenere traccia degli articoli di interesse senza un’intenzione immediata di acquisto. Affrontare queste problematiche richiede un approccio olistico da parte dei commercianti, che include la semplificazione dei processi di checkout, la trasparenza totale sui costi aggiuntivi, miglioramenti nella sicurezza e nella fiducia degli utenti, e modalità più flessibili per gestire il carrello. Ridurre il tasso di abbandono dei carrelli non è solo vantaggioso per aumentare le vendite immediate, ma anche per costruire una relazione di fiducia e soddisfazione a lungo termine con i clienti, aspetti fondamentali nel panorama competitivo dell’e-commerce.
Statistic: Online shopping cart abandonment rate worldwide between 2006 to 2023 | Statista
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“quasi il 70% degli utenti abbandona il proprio carrello prima di completare l’acquisto. Uno studio condotto dall’istituto Baymard ha rivelato che il tasso medio di abbandono del carrello è del 69,99%”.

Cause e problemi che generano i carrelli abbandonati nel commercio online

Come mostrano i dati evidenziati, il fenomeno dei carrelli abbandonati nel commercio online è diventato una sfida significativa per i rivenditori online. Molte persone che visitano un sito di e-commerce mettono prodotti nel carrello, ma poi lo abbandonano senza completare l’acquisto. Questo comportamento ha un impatto negativo sulle conversioni e sulle vendite delle aziende.

Ma quali sono i motivi principali dietro questo fenomeno? In molti casi, i clienti abbandonano il carrello a causa di:

  1. costi di spedizione troppo elevati;
  2. lentezza del sito
  3. descrizione prodotti poco chiara
  4. immagini di bassa qualità
  5. assenza di recensioni
  6. UX/UI del sito troppo elaborata
  7. politiche di reso poco chiare;
  8. eccessiva lunghezza del processo di checkout;
  9. richiesta obbligatoria di creare un account;
  10. mancanza di fiducia nel sito web o la presenza di problemi tecnici possono anche spingere i clienti ad abbandonare il carrello.

Per affrontare questo problema, i rivenditori online devono concentrarsi sulla personalizzazione dell’esperienza di acquisto. Offrire opzioni di spedizione gratuite o sconti può incentivare i clienti a completare l’acquisto. Lavorare sulla UX e customer journey e semplificare il processo di checkout e fornire informazioni chiare sulle politiche di reso può anche aumentare la fiducia dei clienti nel sito web. Utilizzare strumenti come le email di carrello abbandonato può essere un modo efficace per ricordare ai clienti i prodotti lasciati nel carrello e offrire incentivi per tornare e completare l’acquisto. In definitiva, comprendere le ragioni alla base dei carrelli abbandonati e adottare strategie mirate può aiutare i rivenditori online a recuperare le vendite perse e a migliorare la loro esperienza di acquisto complessiva.

Consigli per abbassare la percentuale di carrelli abbandonati

Per prevenire questi abbandoni ecco alcune best practices a livello di contenuto e UX che è opportuno usare sul proprio ecommerce:

  1. Checkout progress: è importante semplificare il processo di checkout, magari inserendo un indicatore di avanzamento del processo di acquisto
  2. Product storytelling: migliorare foto, contenuti, consigli e benefici delle pagine prodotto
  3. Immagini thumbnail: la maggior parte delle persone non dimentica quello che c’è nel carrello (a meno che non si tratti di una vera e propria corsa agli acquisti), ma come l’indicatore di avanzamento, l’inclusione di immagini in miniatura dei prodotti inseriti nel carrello può essere un’altra tecnica di “messa a terra” che rassicura il cliente su quello che sta acquistando.
  4. Offrite più opzioni di pagamento: quando progettate le pagine di checkout del vostro e-commerce, non volete che nulla, o quasi, si frapponga tra i vostri clienti e un’esperienza d’acquisto soddisfacente, gratificante e, in definitiva, senza soluzione di continuità. Tuttavia, se offrite una sola opzione di pagamento (o poche scelte), state ponendo ostacoli inutili tra i vostri clienti e le vostre vendite.
  5. Includi una forte invito all’azione nelle pagine di checkout: molti siti non includono alcun invito all’azione nelle loro pagine di checkout. La “logica” alla base di questa scelta sembra essere radicata nel presupposto che se un potenziale cliente ha aggiunto qualcosa al suo carrello, allora non ha più bisogno di alcun incentivo per acquistarlo – un difetto fatale nella mentalità dei marketer. Al contrario, le pagine di checkout sono il luogo perfetto per inviti all’azione forti e chiari che rafforzano la determinazione del potenziale cliente a completare l’acquisto.
  6. Informazioni di pagamento: fornisci informazioni chiare sulle politiche aziendali e offrire opzioni di pagamento flessibili e convenienti.
  7. Ottimizzare i tempi di caricamento delle pagine: secondo Visual Website Optimizer, i tassi di conversione dei carrelli degli ecommerce diminuiscono del 7% per ogni secondo di ritardo nel caricamento delle pagine. Le pagine di checkout che sono lente a caricarsi praticamente invitano gli acquirenti impazienti a rivolgersi altrove, quindi ottimizzate le vostre pagine di checkout per essere il più veloci possibile.

La personalizzazione come chiave per recuperare i carrelli abbandonati

La personalizzazione è la chiave per recuperare i carrelli abbandonati di un ecommerce. I clienti spesso abbandonano i loro carrelli perché si sentono impersonalizzati e poco coinvolti durante l’esperienza di acquisto. Per invertire questa tendenza, è fondamentale offrire un’esperienza di shopping personalizzata che si adatti alle esigenze e ai desideri di ciascun cliente. Utilizzare dati e informazioni raccolte durante il processo di acquisto può consentire di offrire raccomandazioni di prodotti pertinenti, suggerimenti personalizzati e promozioni speciali. Inoltre, l’utilizzo di tecniche di personalizzazione avanzate come il remarketing dinamico, che consente di mostrare annunci specifici basati sui prodotti visualizzati o aggiunti al carrello, può contribuire a richiamare l’attenzione dei clienti e invogliarli a completare l’acquisto. La personalizzazione non si limita solo alla fase di acquisto, ma può essere estesa anche alle comunicazioni successive, come le email di follow-up. Invitare i clienti ad abbandonare un carrello può essere un modo efficace per ricordargli l’acquisto incompleto e offrire loro incentivi speciali per completarlo. In definitiva, la personalizzazione è fondamentale per creare un legame più stretto con i clienti, aumentare l’engagement e le conversioni, e recuperare i carrelli abbandonati nel commercio online.

Come utilizzare l’email di carrello abbandonato per aumentare le conversioni

Per aumentare le conversioni e recuperare i carrelli abbandonati, una delle strategie più efficaci è l’utilizzo dell’email di carrello abbandonato. Questo strumento permette di raggiungere direttamente il cliente interessato, offrendogli un incentivo o una promozione speciale per completare l’acquisto. L’email di carrello abbandonato deve essere personalizzata e coinvolgente, in grado di catturare l’attenzione del destinatario e spingerlo a tornare sul sito per finalizzare l’acquisto. È importante includere nel messaggio un riepilogo dei prodotti lasciati nel carrello, così da ricordare al cliente ciò che ha scelto e stimolare il suo desiderio di possederli. Inoltre, è consigliabile fornire un incentivo aggiuntivo, come uno sconto o una spedizione gratuita, per convincere il cliente a completare l’acquisto. L’email di carrello abbandonato può essere inviata immediatamente dopo l’abbandono del carrello o in un momento successivo, in base alla strategia scelta. È fondamentale monitorare i risultati delle campagne di email marketing per valutare l’efficacia delle diverse tecniche utilizzate e apportare eventuali miglioramenti. Utilizzando in modo intelligente l’email di carrello abbandonato, è possibile aumentare le conversioni e recuperare una parte significativa delle vendite perse, migliorando così le performance del proprio negozio online.

Come utilizzare le tecniche di marketing automation per gestire i carrelli abbandonati

Le tecniche di marketing automation possono essere strumenti estremamente efficaci per gestire i carrelli abbandonati nel commercio online. Grazie a queste strategie automatizzate, è possibile inviare messaggi personalizzati e tempestivi ai clienti che hanno lasciato il loro carrello senza completare l’acquisto. L’utilizzo di un sistema di marketing automation consente di raggiungere i clienti con messaggi mirati, offrendo sconti o promozioni speciali per convincerli a tornare e finalizzare l’acquisto.

Una delle tecniche più utilizzate è l’invio di email di follow-up per i carrelli abbandonati. Queste email possono essere programmate in modo automatico per essere inviate dopo un determinato periodo di tempo dall’abbandono del carrello. Le email possono contenere informazioni sul prodotto lasciato nel carrello, offerte speciali o addirittura un semplice promemoria per completare l’acquisto. Questa strategia mira a stimolare l’interesse del cliente e a riportarlo sul sito per concludere l’acquisto.

Inoltre, le tecniche di marketing automation consentono anche di tracciare il comportamento dei clienti sul sito web. Questo permette di identificare i punti critici del processo di acquisto e migliorare l’esperienza del cliente. Ad esempio, se si nota che molti clienti abbandonano il carrello durante la fase di pagamento, si può intervenire ottimizzando questa fase per renderla più semplice e intuitiva.

In conclusione, le tecniche di marketing automation sono uno strumento prezioso per gestire i carrelli abbandonati nel commercio online. Grazie a queste strategie automatizzate, è possibile inviare messaggi personalizzati e tempestivi ai clienti che hanno lasciato il loro carrello senza completare l’acquisto, aumentando così le possibilità di conversione e migliorando l’esperienza complessiva del cliente sul sito.

Carrelli abbandonati su WooCommerce e Prestashop: soluzioni e suggerimenti

Quando si tratta di carrelli abbandonati su WooCommerce e Prestashop, esistono diverse soluzioni e suggerimenti che possono aiutare i negozi online a recuperare queste potenziali vendite perse. Innanzitutto, è fondamentale identificare le ragioni per cui i clienti abbandonano i loro carrelli durante il processo di acquisto. Può essere dovuto a costi di spedizione troppo elevati, un processo di pagamento complicato o la mancanza di opzioni di pagamento preferite. Una volta individuato il problema, è possibile adottare misure per risolverlo. Ad esempio, offrire la spedizione gratuita per ordini superiori a una determinata soglia o semplificare il processo di pagamento includendo più opzioni di pagamento popolari.

I 9 migliori tool per il recupero dei carrelli abbandonati per WooCommerce

Dovreste utilizzare un plugin per i carrelli abbandonati di WooCommerce per recuperare i carrelli abbandonati e ottimizzare il processo di recupero dei carrelli abbandonati. Ecco i migliori secondo noi.

  1. ELEX WooCommerce Abandoned Cart Recovery
  2. WooCommerce Abandoned Cart Pro
  3. ShopMagic Abandoned Carts
  4. Retainful
  5. Abandoned Carts Basic
  6. Abandoned Cart Recovery for WooCommerce
  7. ShopMagic Abandoned Carts
  8. CartBounty
  9. Recapture

Perché si dovrebbe usare un plugin per i carrelli abbandonati di WooCommerce?

  • Risparmio di tempo e fatica: un plugin per il recupero dei carrelli abbandonati di WooCommerce vi aiuta a inviare e-mail automatiche di promemoria ai vostri clienti a intervalli regolari, senza doverle inviare manualmente ogni volta. Tutto ciò che dovete fare è creare il flusso di lavoro e il plugin si occuperà del resto.
  • Promemoria automatici: un plugin per il recupero dei carrelli abbandonati di WooCommerce dovrebbe rilevare automaticamente l’abbandono del carrello e, dopo un periodo prestabilito (magari qualche ora o un giorno), il sistema di promemoria automatico del plugin entra in funzione e invia automaticamente le e-mail di abbandono del carrello.
  • Messaggi personalizzati: è possibile utilizzare la funzione di segmentazione di un plugin per il recupero dei carrelli abbandonati di WooCommerce per segmentare i clienti in base a vari criteri e inviare promemoria personalizzati per ogni segmento.

Usare il Remarketing per colpire chi abbandona il sito

Inoltre, puoi considerare l’utilizzo di strumenti di remarketing come Google Ads o Facebook Ads per raggiungere gli utenti che hanno abbandonato il carrello con annunci mirati. Questi annunci possono ricordare loro i prodotti che avevano selezionato e offrire ulteriori incentivi per completare l’acquisto.

Ricorda sempre che la personalizzazione è la chiave per recuperare i carrelli abbandonati su WooCommerce e Prestashop. Offri un’esperienza di acquisto personalizzata, suggerisci prodotti correlati e crea una comunicazione diretta con gli utenti attraverso email e annunci mirati. Implementando queste strategie efficaci, potrai aumentare le conversioni e massimizzare le vendite nel tuo negozio online su WooCommerce e Prestashop.

Contatta gli ecommerce specialist di Key-One per ottimizzare al meglio il flusso dei carrelli abbandonati del tuo sito ecommerce.

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